La
proposta progettuale relativa al percorso storico-paesaggistico si
inserisce in un progetto di più ampio respiro che coinvolge l’intero
Borgo medioevale di Gallicchio, denominato “Bassa la Terra”, di
cui fa parte. Il
progetto, in sintonia con il progetto di recupero complessivo del Borgo a finalita’ ricettive , vuole contribuire alla
riqualificazione
e alla diversificazione dell’offerta turistica del sistema locale
attraverso la valorizzazione dei siti storici e monumentali ,
attraverso il recupero della tradizione architettonica e culturale,
attraverso lo sviluppo delle vocazioni proprie di ogni contesto
territoriale. In
particolare il progetto proposto, si inserisce anche nel quadro della valorizzazione
dei beni storico-culturali e paesaggistici, con particolare
riferimento ad interventi di tutela ambientale attuabili con azioni di
restauro ambientale e di ripristino delle aree degradate.
Il
progetto prevede il recupero, la messa in sicurezza e la valorizzazione
del percorso storico-paesaggistico che dalla Chiesa Madre di Santa
Maria Assunta (del 1364 circa), attraverso una suggestiva scalinata, giunge
alla Cappella del Carmine (del 1560 circa). Sia la Chiesa (già
parzialmente restaurata) che la Cappella (i cui lavori di restauro sono in
via di ultimazione) sono soggette a vincolo a norma del D.lgs 490-99.
L’intervento
prevede altresì il recupero strutturale e funzionale di un
manufatto edilizio posto a ridosso della Chiesa Madre da destinare
a punto informativo, per la divulgazione di notizie inerenti
l’itinerario e l’intero Borgo, nonchè museale per la conservazione
ed esposizione sia dei reperti archeologici ritrovati negli
scavi effettuati su Gallicchio Vetere, sia delle espressioni
caratteristiche della cultura e dell’arte contadina sviluppate nel paese
nel corso degli anni.
La
scelta di proporre un progetto così articolato è giustificata in base a
due importanti considerazioni.
La
prima, di
carattere prettamente storico, fa riferimento all’origine del
Borgo medioevale. Il percorso di cui si propone il recupero è,
infatti, parte dell’itinerario che vide gli antichi abitanti di
Gallicchio Vetere abbandonare il vecchio paese, distrutto per mano dei
Saraceni, alla ricerca di un primo rifugio, trovato poi nelle grotte del
Fosso de’ Monaci , proprio a ridosso dell’attuale Cappella del
Carmine. In seguito cominciarono a costruire le prime case sul costone di
fronte detto “del Carmine” , sotto la guida dei Monaci basiliani,
cavalieri erranti di origine siciliana ,
che colonizzarono la nostra Regione fino all’avvento dei Normanni
. L’abitato sotto la dominazione dei primi signori si è consolidato con
la costruzione dell’attuale Chiesa Madre di SS.Maria Assunta e il
Palazzo dei Principi . Quando intorno al 1500 incomincio’ la costruzione
del nuovo e piu’ imponente Palazzo , attualmente detto “Baronale” ,
per volere del principe Coppola, lo stesso principe per un ringraziare la
Madonna per essere scampato ad un grave pericolo, costrui’ ai piedi
dell’antico abitato l’attuale Cappella della Madonna del Carmine,
determinando di fatto il posizionamento della Chiesa del Carmine all’estreno
Sud dell’abitato e la Chiesa di SS.Maria Assunta all’estremo nord
dell’abitato .
La stradina di collegamento col tempo divenne un suggestivo percorso
religioso tra la Cappella del Carmine e la Chiesa Madre dell’Assunta.
La seconda
considerazione è invece di carattere
ambientale perchè il contesto in cui si inserisce il percorso è denso di
valenze naturalistiche. L’itinerario, infatti, è situato su un costone
roccioso di particolare bellezza naturale frontaggiato da caratteristici
calanchi ricoperti di verde e arricchito dalla presenza di un corso
d’acqua.(segue) |