L’ideazione del
progetto
ha
preso avvio da
una comune riflessione sul fatto che:
1-il centro storico di questo comune, ed in
particolare la sua parte inferiore, di più
remota costruzione, particolarmente colpita dal
sisma del 1980 - tanto che gran parte delle
famiglie che l’abitavano sono state trasferite
in alloggi ricostruiti in altro sito
2–
nonostante il suo stato di abbandono, almeno
nella parte più vetusta, continua ad esercitare
una forte suggestione sui visitatori che si
inoltrano nel dedalo di viuzze con sorpresa
genuina, piacevole, data dal rivivere atmosfere
e momenti di un mondo contadino semplice eppure
vivo, certamente povero ma pregnante di valori
affettivi e sociali che lo tenevano legato a
quello sperone montuoso prospiciente sulla gola
quasi sentinella incrollabile e fedele;
3-la maggior parte di queste antiche abitazioni,
che un tempo concludevano con la chiesa e con un
adiacente Palazzo baronale,sono state evacuate a
seguito del terremoto del 1980,divenute quindi,
in notevole numero, di proprietà comunale o
disponibili a costo modico per eventuali
cessioni e disponibili per una utilizzazione
pubblica produttiva improntata al recupero del
patrimonio storico ed alla sua fruizione
4.-il loro restauro e la loro
ristrutturazione abitativa con finalità di
ricettività turistica e di adeguamento a
centro di accoglienza e di informazione del
turismo giovanile europeo teso alla scoperta
storico-culturale, nelle sue diverse
declinazioni, di questa parte sud-orientale
del Mezzogiorno d’Italia, può dunque
costituire un saldo e concreto punto di
partenza, poiché, per scelta amministrativa,
già disponibile per tale iniziativa;
5.-i legami intessuti con alcuni partners
europei attraverso la menzionata esperienza
degli scambi giovanili, con la Germania
ancora in atto, possono far convergere
sostegni preziosi sia nella fase propositiva
del progetto, perché consegua finanziamenti,
che nella fase successiva, perché si
attivino ulteriori e ben più numerosi
afflussi turistici
6.-La rilevazione operata sul centro
storico, esplorato essenzialmente nella
sua parte meridionale ma portando
attenzione anche a due edifici di
significato storico per la comunità, il
Palazzo Baronale ed il Palazzo “
Mazziotta “, funzionali al progetto
accoglienza.
7-La formulazione di un’ipotesi
progettuale che intende recuperare i
valori urbani e storici con la
ricostruzione ove possibile o formazione
ex novo di spazi urbani tradizionalmente
intesi (strade, piazzette, verde
attrezzato) quali elementi di ricucitura
degli ambienti urbani
8-Rivitalizzare un centro antico
completamente disabitato quale
patrimonio abitativo da
rifunzionalizzare con una
riqualificazione architettonica e una
predisposizione di attrezzature
collettive al servizio delle residenze
circostanti, volta alla conservazione
della vecchia edilizia, adeguata alle
necessita’ infrastrutturali con
l’utilizzo delle moderne tecnologie,
senza stravolgimenti ambientali , ma
finalizzata all’offerta di particolari
scorci panoramici.
-Restauro, a fini conservativi,
della parte perimetrale del centro
storico, con consolidamento del
terreno su cui sorge;
-Restauro, a fini ricettivi, della
parte interna del centro storico,
con strutturazione di alloggi per
turisti, di botteghe artigiane e di
commercio tipiche della cosiddetta
civiltà contadina;
-Restauro dei due Palazzi nobiliari,
con strutturazione a centri di
accoglienza, di informazione, di
orientamento ed organizzazione del
flusso turistico, di incontri
culturali e sociali, di mostre
artistiche ed artigianali
permanenti;
-Trasformazione dell’impianto
sportivo “ a cielo aperto “
attualmente esistente, in Palazzetto
dello sport, coperto, per attività
sportive e per manifestazioni di
vario genere.
-Realizzazione, in sintesi - con un
investimento a costo contenuto,
perché già disponibile il sito e la
struttura muraria per gran parte di
proprietà comunale, oltre che la
rete dei servizi elettrici, idrici e
fognari, bisognosi di adeguamento
alla nuova domanda – di un complesso
ricettivo organico e funzionale, in
grado di offrire non soltanto ai
giovani europei desiderosi di
conoscere il sud dell’Italia, ma a
quanti altri vorranno visitarlo e
godere delle sue incomparabili
bellezze ed attrattive, un punto di
riferimento attrezzato per ogni tipo
di informazione e per una
programmazione organizzata in ogni
momento ed in ogni dettaglio della
loro vacanza, oltre ad un soggiorno
confortevole in un ambiente sano,
lontano da fonti di inquinamento,
oltremodo idoneo per ritemprarsi
dallo stress e dalle aggressioni
nocive sopportate nelle aree a forte
sviluppo industriale;
-Offrire, così, non soltanto a
Gallicchio, ma all’intero territorio
comprensoriale, occasioni di
crescita e di sviluppo, anzitutto in
senso occupazionale giovanile, che
non soltanto non intaccano le
qualità dell'ambiente naturale e
sociale, ma tendono a tutelarle e
valorizzarle per quegli aspetti che
rendono la vita veramente vivibile a
dimensione umana.
-
FINE
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