Il rinvenimento di un
cofanetto di monete in localita’ Gallicchio Vetere attesta la presenza di
un’antico abitato gia’ nel III secolo a.c. , situato a picco sul fiume
Agri.
La
stessa orgine del nome GALLICCHIO , che il Racioppi fa risalire al Latino GALLI-ICTUS, gallo che lancia, e’ incerta : alcuni studiosi vogliono
derivata dal Greco <Olico Oi> , che significa Belle case o nuove case ,
altri lo attribuiscono ad una presenza Fenicia ( da Galena) , ed infine
piu' di recente ,nuovi studi, attribuiscono il nome al significato greco
di Case (o paese) Nascosto .
Di
certo esisteva un avamposto ai tempi dei Romani in una localita’
oggi chiamata Gallicchio Vetere , prossima alla c/da DIFESA d’AGRI , posto
in posizione strategica sulla cosidetta GOLA e testimoniato dagli
scavi archeologici.
La
tradizione orale e i
manoscritti di notabili del posto , fanno risalire l’origine dell’attuale
paese alla distruzione di GALLICCHIO VETERE da parte dei Saraceni . Gli
antichi abitanti trovarono rifugio ai piedi dell’attuale paese e abitarono per lunghi anni nelle
grotte scavate nella roccia situate lungo il fosso dei
Monaci.
Nel
1060 esisteva un Monasterium Gallicchium, censito nella bolla di GODANO vescovo di Tricarico,
retto da monaci Basiliani . Si hanno notizie certe dell’esistenza del
borgo nel medio-evo dalle testimonianze di viaggiatori del tempo che
conoscevano il luogo con la
denominazione di GABLICHIO, posto a sei miglia da Orsoleo e a due dal
castello Fortificato di Missanellum.
Nel
1277 Gallicchio contava 168 abitanti con 42 fuochi ed era tenuto a
contribuire al mantenimento del Castrum Ansiae (fortezza di Anzi)
.
La
storia ci dice che fino al 1400 i signori locali abbiano preferito
risiedere a Missanello e che Gallicchio sia appartenuto alle famiglie dei
Messanello, dei Carafa, dei Pappacoda. Con l’avvento dei Principi Coppola e
con la costruzione dell’attuale
Palazzo Baronale la residenza fu spostata a Gallicchio, che conobbe
la dominazione dei Baroni Lentini e
Attolini.
Gli
scavi archeologici realizzati in localita’ Gallicchio vetere hanno
dimostrato l’esistenza di un insediamento antico, cosi’ come il
rinvenimento di tombe trafugate e saccheggiate da mani esperte in c/da
Cervone e c/da Sant’Eramo .
Molto
attiva e partecipativa fu la presenza dei Gallicchiesi ai Moti del 1799 ed
ai Moti risorgimentali
sfociati nella battaglia del 18 agosto 1860 a Potenza.
Intorno al 1600 fu
costruita per mano francese l’attuale Cappella del Carmine
.
Il principe Dezio Coppola
avvio’ la costruzione del
Palazzo Baronale alla fine del 1400: il palazzo era dotato di
carceri, sotterranei attrezzati di trabocchetti e sale per la tortura; vi
era anche un cortile interno dove affacciavano le stanze e la Cappella di
san Sebastiano . I principi abusarono dello jus primae noctis fino a quando un certo Gennaro Di
Letto , si ribello’ , e sparo’ il Principe che colpito ad una gamba ,
mori’ di li’ a poco. |