Cesare
Battisti nacque a Trento
il 4 febbraio 1875.Il padre era un agiato commerciante, la madre
discendeva da una nobile famiglia Roveretana.Compiuti i primi studi
nella città natia, aveva frequentato l’istituto superiore di
Firenze, uscendo laureato in lettere nel 1897.Battagliero campione
dell’Irredentismo, con il sacrificio quotidiano di se stesso, con
la parola con l’esempio.Dal momento della dichiarazione di guerra
all’Austria e all’ Ungheria Cesare Battisti, con altri grandi
esponenti dell’Interventismo come Corridoni e Fauro, ritenne che
la sua lotta poteva avere una sola palestra: il campo di
battaglia.Il 29 maggio 1915, non appena il ministro della guerra
concesse agli Irredenti di entrare nell’Esercito Italiano, egli si
arruolò a Milano nel 5° Reggimento Alpini, come semplice
soldato.Il 30 maggio partì per Edole con i volontari del
Battaglione ‘‘NEGROTTO’’.Con la 50°
compagnia partecipò
alla ricognizione della Forcella del Montozzo.Poi Battisti chiese di
essere trasferito per recarsi nei luoghi dove imperversava la
battaglia anche se li’ sul Tonale gli scontri cominciarono ad
essere più cruenti.In autunno venne trasferito sull’Adamello, con
la nomina di sottotenente appena conferitagli. Nel 1° Novembre 1915
venne trasferito sul Monte Baldo.C. Battisti ricevette l’ordine di
recarsi sul fronte della Vallarsa dove partecipò ad innumerevoli
spedizioni quando era in pieno sviluppo la controffensiva Italiana,
diretta non solo a riconquistare le posizioni perdute con la
Strafexpedition, ma anche a proiettare le truppe Italiane fin nel
cure del Trentino. Poche ore prima la sua cattura, Cesare Battisti,
e le sue penne nere del Battaglione ‘’Vicenza’’ erano stati
protagonisti di una grande vittoria sul Monte Corno, ma nella stessa
notte del 10 luglio 1916 un contrattacco Austriaco violentissimo
segnò la fine di questo grande Irredentista, nonostante i suoi
soldati lo avessero accerchiato per coprirlo egli volle consegnarsi
con grande coraggio ai nemici. Dopo un veloce processo tenutosi il
12 luglio , Cesare Battisti fu condannato a morte mediante impiccaggione. L’esecuzione
ebbe luogo nel cortile del Castello del Buon Consiglio all’alba
del mattino seguente. Alla memoria di Battisti venne concessa la
medaglia d’oro al valore militare con questa motivazione:<Esempio
costante di fulgido valore militare, il 10 luglio1916, dopo aver
condotto all’attacco con mirabile slancio la propria compagnia,
soprafatta dal nemico soverchiante, resistette con pochi Alpini fino
all’estremo, finché tra l’incerto tentativo di salvarsi
volgendo il tergo al nemico ed il sicuro martirio, scelse il
martirio. Affrontò il capestro Austriaco con dignità e fierezza,
gridando prima di esalare l’ultimo respiro: ’’VIVA L’ITALIA’’
e infondendo con quel grido e col proprio Sacrificio Santo, nuove
energie ai combattenti d’ITALIA