Istituto di Scuola media sezione di
Gallicchio Via Martiri d'Ungheria,3 85010 Gallicchio tel
0971752083Classe III G anno scolastico 2002/2003
Progetto "Conoscenza e valorizzazione del
tuo paese"
Docente di lettere: Ins. Domenica Vita
Alunni : Balzano Filippo Balzano Gianluigi Balzano
Luigi Durante Antonia Giordano Alessio Montano Domenico Montemurro
Gabriele Natalina Giammarco Robilotta Cristian Sinisgalli
Davide Sinisgalli Giovanni Sinisgalli Massimiliano Vicino
Francesco Vilella Lucia
collaboratori: ins.Francesco Lotito ins.Francesco Ricciardi
Gallicchio
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Filzi
Fabio
Filzi Medaglia
d'oro al Valor Militare,con la seguente motivazione:"Nato e
vissuto in terra italiana irredenta, all'inizio della guerra fuggì
dall'oppressore per dare il suo braccio alla Patria, e seguendo
l'esempio dei suo grande maestro
Cesare Battisti, combattè da
valoroso durante la vittoriosa controffensiva in Vallarsa nel
giugno-luglio 1916. Nell'azione per la conquista del Monte Corno
comandò con calma, fermezza e coraggio il suo plotone, resistendo
fino all'estremo e soccombendo solo quando esuberanti forze nemiche
gli preclusero ogni via di scampo. Fatto prigioniero e riconosciuto,
prima di abbandonare i compagni, protestò ancora contro la brutalità
austriaca e col nome d'Italia sulle labbra, affrontò eroicamente il
patibolo." Nato a Pisino d'Istria nel 1884, irredentista, si
arruolò volontario nell'Esercito Italiano allo scoppio della Prima
Guerra Mondiale. Divenne sottotenente del Battaglione Vicenza (6°
reggimento). II 10 luglio
1916 durante una sfortunata azione sul monte Corno, per non
ritirarsi, difendendo fino all'ultimo la postazione, cadde
prigioniero degli Austriaci, che dopo un processo sommario, lo
giustiziarono per impiccagione insieme a Cesare Battisti nel
castello del Buon Consiglio a Trento.
Martire dell’irredentismo, nato a Pisimo il 20 novembre 1884, impiccato a
Trento il 12 luglio 1916. Partecipò alle associazione irredentiste
come la Lega Nazionale e poi conseguì la laurea in giurisprudenza.
Scoppiata la guerra mondiale, fu inviato come semplice milite a Innsbruck nel 1914. Riuscì a fuggire in Italia il 15 novembre.
Qui partecipò alle manifestazioni irredentiste in favore della
guerra contro l’Austria. Arruolatosi con il nome di guerra di
Mario Brusaroseo e nominato sottotenente nel 6° Alpini,fu
istruttore di reclute fino a quando fu inviato in Vallarsa al
battaglione Vicenza, insieme a Cesare Battisti, vennero fatti
prigionieri e inviati a Trento.Dopo un processo furono impiccati nelle fosse del Castello del Buon
Consiglio. Prima del martirio di Filzi scrisse una commovente
lettera ai genitori. Morì eroicamente gridando "Viva Trento
italiana, viva l'Italia". Alla sua memoria fu concessa la
medaglia d’oro al valor militare.
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