Toponomastica di Gallicchio                       

Comune di Bologna
Istituto di Scuola media 
sezione di Gallicchio
Via Martiri d'Ungheria,3
85010 Gallicchio
tel 0971752083

Classe III G 
anno scolastico 2002/2003

Progetto "Conoscenza e valorizzazione del tuo paese"

Docente di lettere:
Ins. Domenica Vita 

Alunni :
Balzano Filippo 
Balzano Gianluigi
Balzano Luigi
Durante Antonia 
Giordano Alessio
Montano Domenico
Montemurro Gabriele
Natalina Giammarco 
Robilotta Cristian
Sinisgalli Davide
Sinisgalli Giovanni
Sinisgalli Massimiliano 
Vicino Francesco
Vilella  Lucia 

collaboratori:
ins.Francesco Lotito
ins.Francesco Ricciardi

 Gallicchio in Web

Vico Laino 

LAINO   - Nome di orgine prediale di famiglia di Gallicchio . Si racconta che un discendente , Laino Leonardo, fu rapito nell'800 da alcuni Briganti all'eta' di 17 anni e fu rilasciato sotto pagamento, costato alla famiglia la vendita di quasi tutte le proprieta' . Sull'attuale strada sorge l'abitazione di una discendente dei Laino .

……. I briganti, intanto, si diressero celermente alla masseria di Peppe Laino, sita nella contrada di "Parriello", ove sequestrarono il figlio Leonardo, sedicenne, e proseguirono verso Armento, Viggiano, Marsicovetere e Marsico Nuovo. dove si diedero alla macchia nei boschi, rendendo del tutto vano il lungo inseguimento della guardia nazionale.Provvidero, poi, per mezzo di manutengoli, a comunicare alle rispettive famiglie il prezzo del riscatto, consistente in oggetti d'oro, marenghi, cibo, vestiti, stivali, tabacco ed altro. Le famiglie Laino con indicibili sacrfici riuscirono a racimolare e consegnare ai briganti quanto era stato richiesto, vendendo quasi tutta la proprietà. Anzi, una sorella di Leonardo, Rachele, per meglio disporli alla clemenza, ricamò d'oro puro una borsa di tabacco, che poi fu spedita piena di monete. Fece, in tal modo, meravigliare quelle canaglie, che espressero il desiderio di voler vedere l'autrice di un simile lavoro. Il ragazzo, temendo nuovi e più gravi pericoli, si affrettò a dissuaderli, dicendo che sua sorella lavorava bene ma era molto brutta.Ottenuta, così, la libertà, nei pressi dei "tre confini"  tra Marsicovetere, Marsiconuovo e Calvello, fu preceduto da un tale di S. Arcangelo, che ebbe cura di avvertire i genitori a Gallicchio. Leonardo, intanto, raggiunse Armento e, di lì, in buona compagnia, si presentò ai suoi con un vestito così mal ridotto che sua madre, dopo aver teneramente abbracciato il figlio, buttò via nel giardino del Barone il suo sbrandellato cappello e provvide subito per un nuovo vestito. Il povero ragazzo che, tra l'altro, era stato anche spettatore del feroce taglio degli orecchi dei suoi compagni di sventura rapiti , dovuto al ritardo del riscatto, prima di partire espresse il desiderio di salutarli; ma, il capo brigante, "Francolino", lo esortò a partire senza indugio, essendo ancora in pericolo la sua vita.Così il nostro Leonardo si salvò. Ma le conseguenze di quella sua triste sventura si fecero sentire per tutta la vita con la perdita quasi totale della voce.

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