Toponomastica di Gallicchio                       

Comune di Bologna
Istituto di Scuola media 
sezione di Gallicchio
Via Martiri d'Ungheria,3
85010 Gallicchio
tel 0971752083

Classe III G 
anno scolastico 2002/2003

Progetto "Conoscenza e valorizzazione del tuo paese"

Docente di lettere:
Ins. Domenica Vita 

Alunni :
Balzano Filippo 
Balzano Gianluigi
Balzano Luigi
Durante Antonia 
Giordano Alessio
Montano Domenico
Montemurro Gabriele
Natalina Giammarco 
Robilotta Cristian
Sinisgalli Davide
Sinisgalli Giovanni
Sinisgalli Massimiliano 
Vicino Francesco
Vilella  Lucia 

collaboratori:
ins.Francesco Lotito
ins.Francesco Ricciardi

 

 Gallicchio in Web

Via Carlo Levi

Carlo Levi   -   nacque a Torino il 29 novembre 1902, vi trascorse l'adolescenza e la giovinezza. Si laureò in medicina a soli ventidue anni nello stesso anno in cui espose per la prima volta le sue opere pittoriche di tendenza espressionistica, alla Biennale di Venezia e partecipò ai primi gruppi di resistenza contro il fascismo. II 15 luglio la Commissione provinciale per il confino di Roma, ricevuto il rapporto della Questura, decideva di assegnare Carlo Levi al confino di polizia per tre anni "Siccome pericoloso per l'ordine nazionale per aver svolto ... attività politica tale da recare nocumento agli interessi nazionali". L'artista fu confinato ad ALIANO, un piccolo paese quasi inaccessibile a quel tempo, a causa della mancanza di vie di comunicazione. Il confino ad Aliano pose così Levi in contatto con la realtà meridionale a lui del tutto sconosciuta e dalla quale rimase profondamente colpito. L'esperienza fatta in quel breve periodo determinò una svolta nella sua vita come lo stesso Carlo Levi scrisse nella lettera posta a prefazione della seconda edizione del suo romanzo più celebre: "CRISTO SI E' FERMATO AD EBOLI".Nel 1939 espatriò in Francia, nel 1941 ritornò in Italia e nel 1943 fu di nuovo arrestato. Nel 1963 lo scrittore fu eletto senatore della Repubblica e proseguì la sua straordinaria attività di pittore testimoniata da numerosi lavori e mostre in Italia e all'estero. Morì a Roma il 4 gennaio del 1975; è sepolto ad Aliano.

CRISTO SI E' FERMATO AD EBOLI .  IL  libro è stato uno dei primi ad aver funzionato come strumento di vera conoscenza del Sud per tutti gli italiani, e il suo successo dimostra la forza della sua chiave di penetrazione, che a mio parere sta proprio nell'approfondimento conoscitivo che passa attraverso l'amore, la simpatia, la solidarietà di uno venuto da fuori che scopre una società, e cerca di capirla con tutti gli strumenti storici e culturali che può avere a disposizione.  . Naturalmente la mia lettura del libro è la lettura di uno del Sud, rispetto a quella che può averne dato uno dei Nord come era Levi. C'è una scelta precisa in questo senso. Addirittura nel paesaggio. Levi per esempio descrive la Lucania nei suoi aspetti più aridi e desolati, io invece mi sono preoccupato di mostrarla nella sua complessa e multiforme immagine, perché non ci sono solo i calanchi e le frane, ma anche vallate verdissime, perfino brandelli di foreste che fanno ricordare come doveva essere un tempo. Mi sembrava giusto far capire che quelle regioni contengono risorse che potrebbero essere sviluppate, non c'è solo desolazione. Allo stesso modo ho attenuato la parte legata alla magia, alla religione, perché se avessi portato avanti quel discorso c'era il rischio di tipicízzare troppo, forse autorizzando lo spettatore non tanto avvertito a cadere nel solito cliché del Sud e della sua cultura. Poi... nella figura dei prete, tipo di intellettuale fallito nel suo sforzo un po' illuminista, Levi indulge forse nel pittoresco e io invece ho accentuato gli aspetti tragici di questo fallimento. (Francesco Rosi-regista )

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