Istituto di Scuola media sezione di
Gallicchio Via Martiri d'Ungheria,3 85010 Gallicchio tel
0971752083Classe III G anno scolastico 2002/2003
Progetto "Conoscenza e valorizzazione del
tuo paese"
Docente di lettere: Ins. Domenica Vita
Alunni : Balzano Filippo Balzano Gianluigi Balzano
Luigi Durante Antonia Giordano Alessio Montano Domenico Montemurro
Gabriele Natalina Giammarco Robilotta Cristian Sinisgalli
Davide Sinisgalli Giovanni Sinisgalli Massimiliano Vicino
Francesco Vilella Lucia
collaboratori: ins.Francesco Lotito ins.Francesco Ricciardi
Gallicchio
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Via
Nenni
Pietro
Nenni Ha rappresentato per oltre mezzo secolo la storia e gli ideali
del socialismo e del partito socialista Italiano. Nacque a Faenza,
isola bianca nella Romagna gialla (repubblicana) e rossa
(socialista), nel 1891 da una famiglia povera; diventerà ben presto
orfano di padre e la madre sarà costretta a fare i lavori più
umili.Il massimo impegno lo profuse durante l'epoca Spagnola quando
combatte al fianco di democratici provenienti da tutto il mondo
inquadrati nelle brigate internazionali di cui fu uno dei massimi
dirigenti e commissari politici. Nenni muore il 1 gennaio del 1980
quando ormai il suo partito saldamente nelle mani del suo delfino ,
Bettino Craxi, che lo condurrà prima ad essere "l'ago della
bilancia" della politica italiana per poi concludere la sua
gloriosa e centenaria storia nelle aule giudiziarie.
In
giovane età vide le prime repressioni perpetuate ai danni degli
operai dagli agrari e dall’esercito; fu allora che scelse da che
parte schierarsi, al fianco dei più umili e degli oppressi: fu
fedele a ciò per tutta la vita. Durante la “settimana rossa”
conobbe il carcere in compagnia di un altro romagnolo illustre:
Benito Mussolini che all’epoca frequentava, anch’egli, gli
ambienti dell’estrema sinistra e del movimento repubblicano.
Sempre in compagnia del futuro Duce fu interventista durante la
Grande Guerra ed aderì, in seguito al socialismo: è qui che le
strade di Nenni e di Mussolini si dividono; Mussolini diventerà il
fondatore ed il capo indiscusso del fascismo, invece Nenni rimarrà
fedele al socialismo e sarà uno dei massimi esponente
dell’antifascismo e della democrazia e della sinistra
italiana.L’anno di adesione di Nenni al PSI, il 1921, coincise con
la scissione comunista di Livorno; ciò fu una ferita aperta per
tutta la vita dello statista socialista: per tutta la vita cercò di
rimarginare le ferite ed i danni che tale evento aveva provocato
nella democrazia e nella sinistra italiana. Durante il ventennio
fascista fu uno dei massimi dirigenti del socialismo e
dell’antifascismo italiano ed internazionale: dalla Spagna alla
Resistenza italiana la presenza di Nenni era sempre stata assidua e
sicuro punto di riferimento per tutti i democratici.dopo la caduta
del Duce Nenni assume, con Sandro Pertini, Giuseppe Saragat e Lelio
Basso la guida del Partito Socialista finalmente riunificatosi con
il nome di Partito Socialista di Unità Proletaria (P.S.I.U.P).
Nenni, dopo la Liberazione, assunse anche cariche di governo
sfiorando la stessa Presidenza del Consiglio dei Ministri, e guiderà
in prima persona la battaglia a favore della Repubblica; il suo
motto era “O la Repubblica o il caos” a cui seguiva un ancora più
apocalittico “La Repubblica sarà socialista o non sarà”.La
rottura dell’unità nazionale antifascista nella primavera del
1947 segnò anche una nuova rottura nel Partito Socialista, se ne va
la destra riformista e socialdemocratica di Giuseppe Saragat che
diede vita al PSLI, poi PSDI, che sarà partito di governo e che
collaborerà con la Democrazia Cristiana e con gli altri partiti
laici minori.Gli anni del centrismo sono caratterizzati dalla
stretta alleanza con il PCI; sono gli anni del frontismo che si
esauriranno solo dopo l’invasione sovietica dell’Ungheria (1956)
quando Nenni si riavvicinerà a Saragat, proponendo ed ottenendo la
temporanea riunificazione tra le due diverse anime del socialismo
italiano e, dopo aver intrapreso la via dell’autonomismo, giungerà
a collaborare con la DC di Fanfani e di Moro, con il PSDI di Saragat
ed il PRI di Ugo La Malfa ed Oronzo Reale nei governi di
centro-sinistra.Ultimo significativo atto di Nenni fu l’appoggio
dato al fronte divorzista nel referendum del 1974 voluto dalla DC di
Fanfani e dal MSI di Almirante.Nenni muore il 1 gennaio del 1980
quando ormai il suo partito saldamente nelle mani del suo delfino,
Bettino Craxi.
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