Toponomastica di Gallicchio                

Comune di Bologna
Istituto di Scuola media 
sezione di Gallicchio
Via Martiri d'Ungheria,3
85010 Gallicchio
tel 0971752083

Classe III G 
anno scolastico 2002/2003

Progetto "Conoscenza e valorizzazione del tuo paese"

Docente di lettere:
Ins. Domenica Vita 

Alunni :
Balzano Filippo 
Balzano Gianluigi
Balzano Luigi
Durante Antonia 
Giordano Alessio
Montano Domenico
Montemurro Gabriele
Natalina Giammarco 
Robilotta Cristian
Sinisgalli Davide
Sinisgalli Giovanni
Sinisgalli Massimiliano 
Vicino Francesco
Vilella  Lucia 

collaboratori:
ins.Francesco Lotito
ins.Francesco Ricciardi

 Gallicchio in Web

Via Leonardo Sinisgalli  

  Leonardo Sinisgalli . Nacque a Montemurro nel 1908,poeta italiano dagli esordi ermetici la cui ispirazione prese poi la strada dell'epigramma o,del testo poetico ad andamento disteso.Nel 1926 si trasferì a Roma dove intraprese gli studi di ingegneria e dove incominciò a coltivare i suoi interessi letterali. Nel 1932 si laureò in ingegneria. Ebbe interessi tecnici e scientifici ben evidenti . Morì a Roma nel 1916.


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Sinisgalli  è stato lo studente brillante che Enrico Fermi avrebbe voluto con sé, con i ragazzi di via Panisperna; è stato il poeta che in poche settimane scrisse le 18 poesie che scatenarono l'entusiasmo dei critici; è stato l'inventore, come art director della Olivetti, della Pirelli, dell'Eni, dell'Alitalia, di memorabili manifesti pubblicitari; è stato il creatore di riviste di grande successo Pirelli, Civiltà delle macchine, La botte e il violino, in cui confluì il desiderio di saldare la dicotomia tra le due culture; è stato il pubblicista di sapidi interventi legati all'arte, all'architettura, alla scienza, alla matematica, alla geometria (straordinario il Furor mathematicus); è stato il narratore elegante e incisivo di prose memoriali; è stato il documentarista e divulgatore che con 2 film vinse consecutivamente la Biennale di Venezia; è stato il curatore di programmi radiofonici, Il teatro dell'usignolo e La lanterna; è stato il critico d'arte pungente e intuitivo; è stato il disegnatore ironico di ritratti. Tuttavia di Sinisgalli, di questo gigante del Novecento, di questa personalità così affascinante e complessa, non restano che pochi versi sparsi nei libri scolastici, e un breve epitaffio che lo ricorda come poeta-ingegnere. Tranne qualche piccolo editore, dei suoi 15 libri pubblicati da Mondadori (8 nella prestigiosissima collana I poeti dello Specchio), la casa di Segrate non ne ha neanche uno in catalogo. Del meridiano, già pronto, di tutte le poesie, non se n'è fatto più nulla. Consacrato e venerato in vita da generazioni di critici (Contini, De Robertis, Cecchi, Bo, Anceschi ecc.) la sua figura, come aveva prefigurato nel suo ultimo libro di poesie, sta scendendo mestamente verso il Dimenticatoio. Ha detto giustamente Giovanni Giudici che la storia della letteratura gli ha mancato di rispetto appiccicandogli la sciocca e superficiale etichetta di poeta-ingegnere eludendo così tutta la sua magmatica complessità.

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