Toponomastica di Gallicchio                      

Comune di Bologna
Istituto di Scuola media 
sezione di Gallicchio
Via Martiri d'Ungheria,3
85010 Gallicchio
tel 0971752083

Classe III G 
anno scolastico 2002/2003

Progetto "Conoscenza e valorizzazione del tuo paese"

Docente di lettere:
Ins. Domenica Vita 

Alunni :
Balzano Filippo 
Balzano Gianluigi
Balzano Luigi
Durante Antonia 
Giordano Alessio
Montano Domenico
Montemurro Gabriele
Natalina Giammarco 
Robilotta Cristian
Sinisgalli Davide
Sinisgalli Giovanni
Sinisgalli Massimiliano 
Vicino Francesco
Vilella  Lucia 

collaboratori:
ins.Francesco Lotito
ins.Francesco Ricciardi

 

 Gallicchio in Web

Via Medici 

Famiglia dei Medici.

Giovanni de Medici, capostipite, si era arricchito grazie al commercio dell'allume con l'Oriente.  Egli fonda la più grande banca commerciale europea. I medici furono i banchieri più potenti a Firenze. Nel 1434 il governo della città, viene fatto assunto da Cosimo il vecchio dà inizio alla signoria dei Medici. I Medici sono un'antica famiglia Fiorentina di origine popolare che si è arricchita con il commercio e le attività finanziare. I Medici hanno una banca con filiali in tutte le principali capitali europee. Lorenzo nipote dì Cosimo il Vecchio nasce a Firenze nel 1449. Egli scrive numerose opere passando dalla poesia dell'amore, ai dialoghi filosofici. Muore nel 1942.


LORENZO IL MAGNIFICO


Lorenzo I de' Medici, detto il Magnifico, signore di Firenze e poeta italiano (Firenze 1449 - Careggi, Firenze, 1492). Figlio di Piero de' M. (a sua volta figlio di Cosimo il Vecchio) e di Lucrezia Tornabuoni, ricevette assai presto un'accurata educazione umanistica a opera della stessa madre, donna di vasta cultura e dilettante di poesia. Nel giugno del 1469 sposando Clarice Orsini, elevò i M. al di sopra della classe borghese da cui la famiglia era uscita e preparò degnamente la sua successione al padre nella «cura della città e dello Stato», successione che avvenne nel dicembre 1469. In politica estera in questo periodo tese solamente al consolidamento dei confini dello Stato fiorentino, ma molto presto si inimicò il papa Sisto IV, frattanto eletto (1471), che non nascondeva mire espansionistiche anche a danno di Firenze. Lorenzo accusò la famiglia Pazzi di aver contribuito al finanziamento dell'impresa per conto del papa; cercò allora di cautelarsi entrando (1474) in una lega con Milano e Venezia in funzione antipapale. Da questa situazione ebbe origine quella confluenza d'interessi del papa e della famiglia Pazzi che sfociò nel 1478 nella sanguinosa congiura detta appunto dei Pazzi. Il 26 aprile di quell'anno, infatti, in Santa Maria del Fiore, durante la messa, i Pazzi, d'accordo con l'arcivescovo di Pisa Francesco Salviati e con i Riario, cercarono di eliminare Lorenzo e suo fratello Giuliano. Quest'ultimo rimase ucciso; Lorenzo, lievemente ferito. La famiglia Pazzi venne esiliata e quasi sterminata. Sisto IV lanciò allora la scomunica contro Lorenzo e l'interdetto contro Firenze, alla quale mosse guerra con l'appoggio del re di Napoli Ferdinando I (Ferrante) d'Aragona.

 

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